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mercoledì 21 dicembre 2011

5 caratteristiche di Google+ che Facebook non ha

Google+ ha implementato da qualche tempo le pagine aziendali sulla scorta di Facebook. Il social network di Mountain View, però, presenta ben 5 peculiarità diverse dalla piattaforma Facebook. Vediamole nel dettaglio.
Google plus 


Il lancio delle pagine business di Google+ ha posto degli interrogativi tra le aziende. Uno di questi è relativo al motivo per cui utilizzare questo social network e quali sono le caratteristiche che Facebook non ha.
Susan Gunelius, esperta di marketing, ha stilato 5 caratteristiche proprie delle pagine aziende di Google+ che Facebook (al momento) non ha introdotto.
Vista la rapidità di aggiornamento del mondo Internet in generale e dei social media in particolare, queste 5 peculiarità potrebbero subire delle variazioni.
  1. CerchieA differenza di Facebook, Google ha introdotto nel social network questa particolare forma di classificazione delle nostre amicizie, conoscenze, etc. La classificazione per cerchie rappresenta un’assoluta novità ed è attuabile, oltre che nei profili privati, anche nelle pagine aziendali. E’ indubbio che le cerchie sono di aiuto alla classificazione della messaggistica secondo logiche impostate dall’amministratore.
  2. Google HangoutsA differenza di Facebook, i video ritrovi di Google (Google Hangouts) sono integrati nella piattaforma di Google+. Facebook, invece, ha bisogno di strumenti terzi (Skype, etc.) per poter offrire questi servizi ai propri utenti.
  3. Salvare le ricercheCon la funzione di ricerche salvate (a volte indicate come Sparks), Google+ tiene traccia di cosa si dice in rete sul proprio marchio. Per capire quali sono le conversazioni sul proprio brand, è sufficiente inserire una parola chiave. E’ altresì possibile salvare la ricerca e la visualizzazione in Google + sulla barra laterale per tenere traccia dei contenuti e delle conversazioni importanti per la propria azienda.
  4. RipplesNonostante Google+ non permette di tenere traccia delle statistiche della pagina, così come avviene con Insights di Facebook (molti, in realtà, si aspettano l’integrazione con Google Analytics al più presto), Google mette a disposizione Ripples che illustra l’effetto onda in Internet delle notizie immesse e condivise ovvero evidenzia come la gente condivide e reagisce alle vostre notizie. 
  5. Risultati nella ricerca organica di Google e Direct ConnectGoogle è il motore di ricerca più noto al mondo tanto che per alcuni è “il motore di ricerca”. Molti esperti SEO ritengono che la condivisione delle notizie su piattaforma di Google+ e il “+1”  effettuato sul bottone di Google+ siano elementi importanti per la ricerca organica del motore di ricerca a differenza del “Mi piace” di Facebook che per vari motivi (tra questi l’impossibilità di Google di entrare su Facebook per divieto della società di Mark Zuchenberg) non influisce sul posizionamento dei siti nella ricerca organica di Google. Inoltre, con l’aggiunta del segno “+” prima del marchio (esempio: +Google)  nel campo di ricerca di Google è ora possibile conoscere la pagina del brand all’interno di Google+.  Attualmente il servizio è in beta ed è limitato ad un numero circoscritto di marchi ma presto sarà messo a disposizione a tutti.
fonte: fullpress.info

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