La scrittura di contenuti in ottica SEO prevede un po’ di attenzione per evitare che il testo risulti poco significativo o poco pertinente rispetto alle keyword che intendiamo posizionare.
Una prima regola consiste nell’evitare le ripetizioni: se volete parlare di un argomento che può generare più parole composte (ad esempio: auto, auto da corsa, auto sportive, auto da rally, ecc), fissata la keyword che intendete posizionare, concentratevi sulla scrittura di contenuto per una specifica parola.
Immediatamente da questa regola ne scaturisce un’altra: evitare sinonimi rispetto alla keyword da posizionare, se in italiano, invece, l’uso dei sinonimi allegerisce e rende più piacevole la lettura, i testi SEO oriented ereditano la struttura della frase anglosassone in cui i sinonimi sono spesso deprecati preferendo una sola parola per esprimere un concetto.
Usare la stessa parola, poi, aumenta la keyword density ovvero il rapporto tra il contenuto e le occorrenze dalla keyword che vogliamo posizionare.
Usare la stessa parola, poi, aumenta la keyword density ovvero il rapporto tra il contenuto e le occorrenze dalla keyword che vogliamo posizionare.
Riguardo la keyword density, tra l’altro, non esistono regole generali ma ho potuto verificare che un buon rapporto è di
1 keyword/100 parole.
1 keyword/100 parole.
A fronte di una simile frequenza per singolo paragrafo, cerchiamo di limitare a non più di 3/4 occorrenze di una keyword in un contenuto.
Per evidenziare la keyword, utilizziamo il markup: ovvero, prevediamo uno stile corrispondente ad un tag differente per le keyword (vanno bene <span>, <b>, <em> ma anche il corsivo e il sottolineato).
Ricordiamoci, poi, che i motori di ricerca premiano siti che propongono contenuto, meglio ancora se tale contenuto è interno al sito.
Se abbiamo, pertanto, contenuti del sito pertinenti a parole o periodi del conteuto che stiamo producendo, inseriamo link a conteuti interni al sito.
Se abbiamo, pertanto, contenuti del sito pertinenti a parole o periodi del conteuto che stiamo producendo, inseriamo link a conteuti interni al sito.
Infine, teniamo sempre in mente che a differenza dei testi, gli ipertesti nascono per mettere in relazione contenuti anche attraverso formattazioni e stili differenti nonché servendoci di immagini e link: sfruttiamo, quindi, la forma di scrittura degli ipertesti per inserire gli stili che riteniamo adeguati, collegamenti a siti di pertinenza, ecc.
Non c’è niente di più noioso sul web dei testi plain, senza alcuna formattazione: danno l’idea di essere stati prodotti per la stampa e non per la rete!
Non c’è niente di più noioso sul web dei testi plain, senza alcuna formattazione: danno l’idea di essere stati prodotti per la stampa e non per la rete!
fonte: pillole seo
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