Il Social eCommerce (o più semplicemente Social Commerce), in Italia, è una strategia da pionieri. È quanto risulta dalla ricerca dell’Osservatorio ICT & Management del Politecnico di Milano, i cui dati sono stati resi pubblici durante la convention eCommerce B2c 2011.
Quando parliamo di Social Commerce, facciamo riferimento a modalità di commercio elettronico multi-piattaforma comprensivo di strategie di comunicazione social ideate ad hoc. Per intenderci: il mero profilo aziendale che pubblica le ultime offerte sulla propria bacheca, non può dirsi un vero e proprio strumento di social e-shopping e non basta.
La grande sfida delle aziende sembra giocarsi nel campo del 2.0, dove la qualità del servizio o del prodotto offerto e l’abilità CRM faranno la differenza, così come la capacità di creare engagement e fidelity.
L’espansione del Social Commerce è strettamente legata alla capacità delle piattaforme social di fornire a e-shopper e aziende strumenti innovativi, interessanti e affidabili per un’integrazione organica tra profili social, e-shop e sistemi di pagamento diffusi.
A iniziare dal recommendation engine di Amazon (1995), per terminare con la possibilità di creare profili aziendali su Google Plus (qualche settimana fa), le occasioni per le aziende sono in continua evoluzione: si tratta solo di tenersi aggiornati e di scegliere le strategie più adeguate alla propria tipologia di business.
Per coloro che, come noi di Mamadigital, sono convinti che il pionierismo sia l’approccio giusto alla competizione, il Social Commerce è il sentiero da battere per avere un posto nel futuro dell’eCommerce.
fonte: mamadigital.com
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