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giovedì 2 febbraio 2012

SEO Copywriting Checklist per Blogger: 6 Pratiche Essenziali che Dovresti Seguire

SEO Copywriting Checklist per Blogger: 6 Pratiche Essenziali che Dovresti Seguire


Come ottimizzare articoli blog per Google
Di tanto in tanto ricevo messaggi da parte dei lettori che mi chiedono consigli riguardo a questo o quel plugin SEO. C’è chi mi chiede quale sia la migliore combinazione di plugin da usare, o la conferma di qualche “segreto” più o meno noto per ottimizzare i propri articoli.
Così, ho pensato di stilare quella che, beh, è da sempre la strategia SEO per ottimizzare i contenuti di questo blog, a mo’ di checklist, insieme a un paio di altre riflessioni legate all’ambito del posizionamento sui motori di ricerca. Buona lettura!

1. Ho definito un titolo tra 50 e 70 caratteri?

C’è chi preferisce stilare il titolo dei propri post ben prima di aver scritto una singola parola, chi invece ci si dedica a lungo solo dopo aver concluso l’ultimo paragrafo. Io propendo per la prima categoria. Quale che sia il tuo approccio, dovresti seguire quello che è molto più di un buon consiglio: mantieni sempre compreso il tuo titolo tra i 50 e i 70 caratteri.
Titoli più lunghi verranno troncati nei risultati dei motori inserendovi gli odiati “[...]” al termine. Titoli più brevi avranno poche carte da giocare in materia di parole chiave. Se usi un buon plugin (e dovresti) come WordPress SEO by Yoast potrai comunque continuare a usare titoli più lunghi e “personali” sulle tue pagine, decidendo di volta in volta come variare il campo “title” da mostrare solo agli spider-bot. Cosa volere di più?

2. Ho posizionato buone parole chiave all’inizio del titolo?

Nel costruire il tuo titolo, cerca di posizionare all’inizio di questo una o più parole chiave per te fondamentali. Non solo aiuterà l’occhio dell’utente durante la scansione dei risultati, ma indicherà ai motori la maggiore pertinenza di quest’ultime rispetto al resto.
Inoltre, titoli che arrivano al “succo” solo dopo decine e decine di caratteri rendono, a mio avviso, tremendamente male.

3. Ho usato la keyword principale nel mio primo paragrafo?

Una volta concluso il tuo articolo, controlla se e con quale precisione sei riuscito a riportare la tua principale keyword all’interno del primo paragrafo. Puoi migliorare la sua forma? Manca del tutto? Non sottovalutare l’efficacia del fornire ai motori di ricerca la conferma che il tuo articolo sia, effettivamente, ciò che promette di essere senza prendere il discorso troppo alla lontana.

4. Posso usare titoli di secondo e terzo livello?

Se la lunghezza lo permette, cerca di usare titoli di secondo e terzo livello per separare blocchi concettuali di contenuto. Cerca inoltre di usare in questi titoli un’altra manciata di buone keyword (o singole frasi) che il tuo lettore tipo potrebbe usare durante la ricerca.

5. Ho considerato le possibili varianti di keyword e keyphrases?

Prima di iniziare a scrivere componi una lista con una manciata di varianti delle parole chiave per cui stai cercando di posizionare il tuo articolo. Stila soprattutto una serie di keyphrases con le quali credi i tuoi utenti potrebbero effettivamente cercare i tuoi contenuti. Poi, senza esagerare, cerca il modo migliore di fonderle in ciò che hai scritto.
Stilare questa lista prima di aver effettivamente iniziato a scrivere ti permette di ragionare a mente fresca e di non farti influenzare da tutto ciò che hai già scritto a riguardo.

6. Ho ottimizzato l’URL della pagina?

Così come dovresti variare la tua parola chiave principale tra i paragrafi e i titoli secondari, così dovresti ricordare di ripulire l’indirizzo del tuo articolo affinché sia il più conciso, chiaro e focalizzato possibile.
WordPress in maniera predefinita ci mette del suo per “sporcare” l’indirizzo inserendo ogni singola parola del titolo, collassando gli accenti se questi sono presenti, lasciando invariate congiunzioni e articoli. Assicurati di rimuovere quanto in eccesso prima di dare in pasto il tutto ai motori.

Non è difficile fare SEO

Per fare buona SEO su un blog non servono decine di plugin. Tutt’altro. Ciò che serve è la consapevolezza di ciò che stai facendo. Nel dubbio, non installare componenti che promettono di fare faville in un singolo click, ma inizia a seguire alcune buone pratiche come quelle che ti ho indicato, solide e durature nel tempo, con quali non potrai davvero sbagliare.

fonte: francescogavello.it

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