L’abitudine ad utilizzare termini in inglese specialmente se si trattano temi legati al web e alla comunicazione 2.0 un po’ risulta essere ormai una necessità (non ci sono termini equivalenti) un po’ è un fatto di moda (non posso dire le stesse cose in italiano perché sarei troppo poco “figo”). E allora ? Allora spesso risultiamo (specialmente noi consulenti e comunicatori) poco comprensibili sia nei confronti dei nostri cclienti sia nei confronti dei clienti dei nostri clienti, scusate il gioco di parole.
Di seguito ho provato a fare un piccolo elenco dei termini che
potremmo incontrare e che potrebbero risultare sostanzialmente
intraducibili. Un elenco che va dai termini tecnologici, a quelli legati
alla comunicazione, a quelli legati al mercato e al mondo degli affari
in genere. Mi scuso fin d’ora per l’incompletezza di questo
piccolo vocabolario, ma vuole essere un piccolo contributo, magari per i
non addetti ai lavori.
A
API – Application Programming Interface. E’ un termine
comunemente usato dagli sviluppatori – Un API è sostanzialmente un
codice che serve a mettere in comunicazione tra di loro più componenti
software.
Avatar – Sono immagini che si prefiggono di rappresentare le persone. Gli Avatar possono essere un logo, un’immagine, una foto.
B
B2B – Business to Business, Questo termine o acronimo è
comunemente usato per descrivere la tipologia di clienti di un’azienda e
quindi la sua tipologia di mercato. In questo caso si tratta di una
società che ha clienti prevalentemente Business. Cioè altre aziende.
B2C – Business to Consumer, Questo termine o acronimo è
comunemente usato per descrivere la tipologia di clienti di un’azienda e
quindi la sua tipologia di mercato. In questo caso si tratta di una
società che ha come clienti direttamente i privati, i consumatori (ad
esempio un supermercato).
Blog – abbreviazione di Weblog . E’
un sito web simile a un diario. Oggi però moltissime aziende li usano
per le notizie economiche, suggerimenti e trucchi, racconto
dell’attività aziendale, interventi sul proprio settore di attività.
Blogroll – è un elenco di link ad altri blog di solito viene posizionato nella barra laterale del blog.
C
Crowdsourcing – E’ un termine usato per indicare che un
determinato lavoro oppure obiettivo si raggiungerà sfruttando le
conoscenze e le competenze di un gruppo di persone. La parola si basa
innanzitutto sul termine inglese crowd che sta per “folla”.
CTA – Call-to-action, E’ un termine comunemente
utilizzato quando si conduce una campagna di e-mail marketing o di
marketing più in generale. In pratica indica l’azione che si intende far
svolgere alla persone che riceverà il messaggio o che sarà oggetto
della campagna di marketing. In pratica è un modo per definire in
maniera concreta un parametro che andrà a misurare la riuscita o meno
della campagna che si andrà ad effettuare.
F
Feeds - sono flussi di informazioni attraverso i quali è
possibile leggere o importare contenuti senza andare necessariamente nei
siti di origine di quei contenuti. Da quei contenuti, comunque, di
solito, è anche possibile raggiungere il sito e il contenuto originale.
Freemium – E’ modello di business che consente
all’utente di accedere gratuitamente ad alcuni prodotti o servizi e poi
consente di aggiornare e/o aggiungere opzioni diverse al
prodotto/servizio in utilizzo con un supplemento di prezzo.
H
Hashtag – Ormai tutti gli amanti di Twitter ne conoscono
significato ed utilità. L’hashtag è il simbolo del cancelletto (#) che
viene utilizzato attaccato e davanti a una parole chiave, a nomi di
eventi o a frasi in modo che le persone possano essere in grado di
monitorare e seguire le conversazioni relative facilmente. L’hashtag va
utilizzato con le parole e le frasi senza lasciare spazi, altrimenti
non funziona.
I
iOS – è il sistema operativo mobile sviluppato da Apple.
M
Metatags – sono le parole chiave che vengono incluse nel codice
HTML dei siti web. Esse forniscono informazioni sul contenuto del sito e
aiutano i motori di ricerca all’indicizzazione dello stesso. Oggi però
sono tanti altri i fattori che contribuiscono all’indicizzazione di un
sito internet.
Microblogging – E’ la possibilità di pubblicare
propri pensieri o contenuti con un numero limitato di parole. Twitter è
il classico esempio di sito che fa microblogging.
N
News feed – è il feed (flusso) completo di notizie che si desidera ricevere o che si è sottoscritto.
O
OS – è l’acronimo inglese di Sistema Operativo ed è il software
installato su un computer o dispositivo mobile che consente al
dispositivo stesso le normali attività di base.
P
Permalink – E’ una modalità di link permanente e cioè immutabile. Questa modalità è interpretata molto bene da WordPress.
Plugin – è un componente software che aggiunge funzionalità a
un sito web o a un blog. Ad esempio, i pulsanti che consentono di
condividere i contenuti sui social network sono quasi sempre gestiti da
un Plugin aggiuntivo al software di base del CMS del sito.
Podcast – è il contenuto video o audio
sottoscritto e poi scaricato da un sito internet in una modalità che
consente successivamente l’ascolto o la visione anche offline.
Post – E’ il testo digitato in un sito internet o in
una pagina web. E’ una modalità veloce che consente, specialmente sui
social network e sui siti di microblogging, di condividere velocemente
idee e informazioni.
R
ROI – E’ l’acronimo inglese che indica il ritorno sugli
investimenti, ad esempio in comunicazione o in una campagna web (e non
solo). In pratica si riferisce al valore (di qualsiasi genere) che si
ottiene rispetto al proprio investimento in tempo o in denaro. In
pratica si va a calcolare se i risultati ottenuti sono assimilabili in
valore ai risultati attesi e quindi se l’investimento è stato
conveniente.
RSS – è l’acronimo di Really Simple Syndication e
permette di iscriversi a blog o altri mezzi di comunicazione e riceverne
i contenuti tramite un feed.
S
SEO – Search Engine Optimization, è l’attività
che si svolgono su un sito internet per aumentare il grado di
visibilità su web e su motori di ricerca come Google, Yahoo o Bing.
SMO – Social Media Optimization, è l’attività
strategica e continuativa che si mette in atto sui social network per
attirare gli utenti verso i contenuti di un sito internet e per
favorirne il passaparola.
Social bookmarking – E’ l’attività resa possibile da
siti che consentono la condivisione di “segnalibri”, bookmark appunto.
Di solito i siti che consentono questo tipo di attività premiano i
bookmark e i link di qualità. Esempi di siti di social bookmarking
sono: Pinterest, StumbleUpon e, facendo un salto un po’ nel passato,
Digg e Delicious.
W
Widget – è una procedura, un modulo software, che consente di
aggiungere funzionalità a un sito web senza dover scrivere alcun codice.
Di solito un widget, a seconda della sua qualità e della sua
complessità consente all’amministratore del sito internet una comoda e
accurata configurazione delle sue funzionalità.
(liberamente tradotto e reinterpretato da socialstrand.com)
fonte:http://micheledelledera.it/2012/08/28/piccolo-vocabolario-del-web-2-0-e-del-social-media-marketing/
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lunedì 3 settembre 2012
Piccolo vocabolario del web 2.0 e del social media marketing
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