Contenuti editoriali e SEO..ovvero?
La gran parte di coloro che lavorano nel campo del web avranno sentito ripetere centinaia di volte questa parola, ma davvero la usano nel migliore dei modi per promuovere i loro contenuti?La SEO è una filosofia più che un’attività: infatti, tutto è incentrato sul creare un punto di riferimento solido e ben affermato per i “navigatori” del web e di conseguenza “dirottare” le loro ricerche sul vostro sito internet.
SEO: Google + Social Network +…..CONTENUTI
Prima di tutto si deve dare valore al contenuto e non pensare ai motori di ricerca. Infatti, scrivere per i “bot” o gli “spider” significa perdere in lessico, significato e in grammatica, quindi secondo voi, chi leggerà la vostra pagina web ne rimarrà contento o si metterà le mani nei capelli?!Beh, questo è proprio quello che fanno anche i motori di ricerca di ultima generazione, con algoritmi di elaborazione dati così sviluppati da comprendere, per esempio, se scriviamo “Apple”, se ci stiamo riferendo alla nota multinazionale informatica oppure ad una mela in lingua inglese!
Una volta creato un contenuto corposo, possiamo ottimizzare la sua “presentazione” ai motori di ricerca, cercando di migliorare la sua struttura e la formattazione. Usiamo un solo H1, 2 o 3 H2 e massimo 5 H3 per la titolazione, bene se evidenziamo le parole più importanti in grassetto o in italico e non dimentichiamoci degli elenchi puntati, perché sono sinonimo di “informazione” dettagliata e di “esempi” citati e arricchiscono in maniera importante i nostri argomenti.
Per quanto riguarda i Social Network, la partecipazione alle community più importanti e famose, oltre all’aspetto virale che si può creare, determina uno dei più importanti fattori di popolarità di un articolo: il concetto è semplicissimo, più una pagina web viene apprezzate e ricondivisa nei Social Network, più verrà ritenuta importante dai motori di ricerca (Google in primis) perché, giustamente, è stata oggetto di discussione e quindi si sarà resa utile e punto di riflessione. Viva i Social!
I meta tag: un’arma a doppio taglio!
I Meta tag, ovvero quelle parti di codice HTML inseriti in una pagina web e visibili per lo più soltanto dai motori di ricerca, sono informazioni che dovrebbero caratterizzare più nello specifico un contenuto. In passato ne è stato fatto un abuso davvero sconsiderato e per questo dobbiamo usarne soltanto minimamente, non dimenticando però quelli salienti:<META name =description content=”Descrizione della pagina”>
<META name=author content =”Nome e cognome dell’autore”>
<META name =copyright content =”Nome del sito web proprietario dei contenuti”>
<META name =robots content=”index,follow ”> (leggere e indicizzare il contenuto)
< META http-equiv=”content-type” content=”text/html;charset=UTF-8″> (codifica utilizzata per l’html)
Io da anni non uso più il Meta Tag “keywords”, uno fra i maggiori esponenti del cosiddetto SPAM da meta tag!
Scriviamo un buon <Title>: il titolo, come in una pagina di giornale, è importantissimo!
Non ci affanniamo ad usare tool online per capire quali frasi o parole chiave metterci e soprattutto non rendetelo sgrammaticato e un’accozzaglia di parole!E’ un titolo e deve essere scritto per accattivare e attrarre l’attenzione, non una frase senza punteggiatura ne articoli, che racchiude solo parole chiavi. Attenzione perché venire penalizzati per questo è molto ricorrente! Limitatevi a dare un titolo al vostro contenuto, descrivendolo in maniera chiara e soprattutto cercando di attirare l’attenzione..pensate, se vi è utile, al pavone, ma allo stesso tempo alla rubrica settimanale di un direttore di una testata giornalistica molto importante!
L’unicità e l’utilità!
I vostri articoli devono essere utili: se non sono utili a nessuno, di conseguenza non verranno ne apprezzati ne ritenuti importanti. Questo è semplice a dirsi ma purtroppo vedo molto spesso, anche in blog molto autorevoli nei loro settori, post scritti soltanto per fare “massa” e sono soltanto una riscrittura di ciò che è stato già detto. Una cosa davvero incredibilmente importante è l’unicità dei testi: se “copiate e incollate” parti di testo provenienti da altre pagine web, questo verrà sicuramente ritenuto spam e fonte di grande penalizzazione. Ciò non toglie che fare citazioni, per esempio di motti o frasi di autori importanti e famosi, non comporterà problematiche, ma il consiglio che vi do è quello di limitare il contenuto duplicato il più possibile.Risolvete i problemi delle persone. Questo è l’approccio che ogni articolo dovrebbe avere, oltre ad una natura di “news”. Non c’è in ballo un premio “Pulitzer”, quindi arrovellarsi il cervello per trovare uno scoop per forza è controproducente per voi e per il vostro contenuto. Infatti, anche riorganizzare le informazioni può essere molto importante e davvero fonte di utilità per gli utenti e i lettori del vostro blog.
Un accenno alla link popularity: solo pochi ma buoni link!
Per link popularity si intende letteralmente “la popolazione di link”, ovvero la creazione e nascita di collegamenti ipertestuali che puntano ad una pagina del nostro sito web. Come per le ricondivisioni nei Social Network, avere molti link significa essere citati in altre pagine web e divenire oggetto di “ispirazione” e stima. Vedetelo un po’ come se si stesse ad una fermata dell’autobus e tutte le persone, invece di guardare la locandina degli orari, guardassero voi per sapere a che ore passa il loro bus. Divenire un punto di riferimento si tramuta in importanza e l’importanza determina, a parità di contesto, quale pagina web dovrà emergere prima di un’altra nei risultati di un motore di ricerca. Quindi, per far si che i vostri contenuti emergano nei risultati di ricerca, dovranno acquistare un buon numero di link.E questo in soldoni in che si traduce?
Cercate di aumentare il vostro numero di link in maniera meritevole, non artificiale, ovvero non iscrivendovi a circuiti o sistemi di iscrizione a siti che riproporranno le vostre descrizioni “munite” di link in firma, ma cercando di essere citati per la vostra bravura e conoscenza sull’argomento.
L’editoria online, sappiamo bene (e lo sanno anche i muri) è in una crescita costanze e sostanziosa e partecipare a questo mondo preclude una minima conoscenza delle dinamiche SEO e di “correttezza sintattica e strutturale” di una pagina internet. L’argomento è vasto e le sfumature innumerevoli, ma spero che con questo post possiate pensare più al “dare ai lettori” che al “fare per i motori di ricerca” e spero di leggere fra le prime pagine di Google i vostri articoli!
Questo è un guest post scritto da: Fabrizio Betti titolare dell’agenzia web: Web siena si occupa di sviluppo siti web e soprattutto di posizionamento sui motori di ricerca lo potete trovare anche su Google Plus.
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