Il Penguin Update è giunto come una gelata in piena primavera su molte
SERP, non solo internazionali ma
anche italiane.
In molti si sono
ritrovati a riscrivere intere pagine di siti, visto il declassamento nella Serp,
altri hanno visto incrementare le loro visite e di conseguenza i loro fatturati
con pagine di sito prima addirittura trascurate.
Lo scenario è cambiato,
e in molti ci chiediamo quali sono le dritte da seguire per rimanere a galla in
questo mondo digitale in continua evoluzione, sempre per rimanere dietro il
colosso Google, forse chi in passato
a pensato di adottare strategie per bing,
yahoo, e altri motori di ricerca, se
penalizzato da google potrà trovare comunque conforto, ma ancora per poco.
Si moltiplicano i post,
gli articoli, i consigli SEO (a
volte non richiesti), i commenti su forum, blog e le immancabili agenzie che
promettono una copertura anti-gelo totale dal temibile nuovo algoritmo di Google, che dopo il Panda sta radicalmente cambiando lo
scenario.
A un mese dall'annuncio
di Matt Cutts mi ritrovo a riscrive
sull'argomento dopo una tempestiva e forse parziale informativa lasciata tempo
fa, dato l’enorme rumor che sta generando in rete questo aggiornamento.
Il succo del discorso
di Cuttus può essere racchiuso nelle seguenti parole: Con l'obiettivo di ottenere più
traffico, alcuni siti Internet usano tecniche che non pongono gli utenti come
beneficiari; l'intento è quello di sfruttare scorciatoie per avere un
posizionamento migliore rispetto a quello che dovrebbe competere alla pagina.
Dopo il Panda, il Pinguino o meglio Penguin Update, una sorta di gioco di parole o animaletti che
forse vede Google adottare una strategia nascosta, ma così non è stato, i contenuti duplicati, la sovra-ottimizzazione, i Link Building innaturali stanno retrocedendo
molti siti che non fanno buon SEO.
Sarebbe facile dire di
evitare troppi ads e altre campagne
a pagamento, di avere contenuti freschi e non scopiazzati, e di essere su Google +, ma allo stesso tempo vorrei
riflettere sull'Ottica del SEO stesso, come non attivare una PPC, magari su google stesso, se stiamo
stati retrocessi di posizioni? Forse la risposta è proprio questa, forse google
vuole incrementare i suoi fatturati spingendoci a spendere e investire nel
motore stesso.
Come gestire una
campagna SMM su google+ visto la forte presenza di FaceBook, che sta aumentando l'utenza giorno dopo giorno, come un
uomo che diventa grande, per non parlare del fatto che G+ a oggi è ancora restio nell'esplosione in Italia.
A riguardo dei
contenuti, certo non è una novità, la regola base: "content is king" ormai è diventata un elemento imprescindile
per chi fa Seo.
In molti non parlano di
un punto decisivo nel nuovo algoritmo, l'usabilità
che i siti devono avere nei confronti dell'utenza, al di là di un buon testo
scritto in ottica seo, c'è bisogno di un testo che sia comprensibile
all'utente, un testo inserito in pagine web dalla facile navigabilità, google con questo fattore vuol dare migliori
risultati agli utenti del suo motore di ricerca.
Dalla usabilità alla facile
individuazione da parte dei robot di google di tecniche black out usate da soggetti che applicano ancora un seo scorretto,
con testi nascosti che ormai non sono più accettabili, scambi link senza
limiti, spingendo fortemente la link popularity
e provando a scalare il proprio PageRank
ormai messo in secondo piano, secondo il mio punto di vista.
Pratiche Seo e Sem basate su un ottima ottimizzazione
delle singole pagine del sito, scusate il gioco di parole, trovano di fronte il
muro del nuovo algoritmo che vede dosare le giuste quantità di link in entrata, utilizzo dei tag h1 e gli altri, dei metatag keyword, description, del tag alt,
e del title, considerando sempre url che seguendo l'ottima del url friendly dovrà contenere le giuste key, ma allo stesso tempo essere
comprensibile all'utente, senza creare url lunghi per rafforzare la densità.
Una densità delle keyword che deve essere
rivista in tutto il sito, utilizzando sinonimi che la gente stessa utilizza,
questo perché non ci dobbiamo dimenticare che google è orienta verso i social.
Densità
delle parole chiavi che vede la definitiva punizione di
fronte al key stuffed, ormai il seo
è diventato anche una scommessa di personaggi che fanno della lingua italiana
il loro forte.
Altre nozioni potrebbero
essere viste nello stesso black out seo,
che in molti vendono come oro, ma che ormai è diventato un arma a doppio
taglio, certo se bene trattato, riesce non solo a scappare alle penalizzazioni,
ma allo stesso tempo a dare frutti ben subito visibili.
Strategie di scambio link, di gestione tag, di condivisione di post partenti dai siti,
sui social, su FB per dare anche un
impronta prettamente "social"
e g+ per seguire google, e dare a
lui contenuti da posizionare, senza dimenticare twitter, linkedin, youtube (ormai il motore video di google) e pinterest,
tutte strategie da seguire perché il nuovo algoritmo è un aggiornamento del Panda, è il punto cruciale del panda è
stato proprio il tema social, vedi la nascita di google+.
Attenzione allo snippet, ormai sempre più importante, e
al di là di chi strategicamente, inserisce contenuti utili per un diretto
contatto da parte dell'utenza, sembra essersi rinnovato, come se google stia
tornando a dare più valore al metatag
description.
Ebbene citare anche lo
sviluppo dell'html5 o meglio
aggiornamento di tutto quello che conosciamo relativamente al codice, e degli
stessi CMS, molti gratuiti, ma con
altissime e dinamiche prestazioni, forse anche questi punti hanno spinto google
verso la stessa direzione delle tecnologia di scrittura sul web, quindi una
maggiore infrastruttura digitale, significa anche una maggiore usabilità per
l'utente.
L'unico consiglio che
mi sento di darvi, e che sicuramente google vedrà di buon auspicio e di
continuare a effettuare tutte quelle operazione online e offline che sono alla base del seo, ma con una maggiore
accortezza, effettuare scambio link
tramite lo scambio di articoli, ben
scritti, con le giuste parole chiavi, 3/4 ancor
text diversi, su pagine del sito diverse dalla home, senza stressare la stessa,
e condividere il tutto su google plus
oltre che sui normali social.
In caso di
penalizzazioni già in corso vi consiglio di riguardare le pagine del sito e
porvi le seguenti domande:
Quali link esterni
potrebbero penalizzarmi ? I miei contenuti sono tutti originali ? Ogni
contenuti ha qualche link ad altri approfondimenti interni delle parole chiave
del titolo e dell’url dell’articolo ? Cosa potrei fare e cosa fanno i miei
concorrenti per dare più interessi ai loro utenti?
La risposta, lo studio,
e l'informazione dello stessi web è la soluzione, intanto tornerò a breve a
scrivere sull'argomento. :-)
Tutto questo che dico,
è frutto di un esperienza personale nel seo, nel web marketing e nel mondo
digitare, un esperienza che mi vede ogni giorno rincorrere articoli e news
sull'argomento, e che in queste ore mi vede fortemente impegnato per capire
dove andremo a finire nel calderone di google, e come reggere le
penalizzazioni, un esperienza fatta dalla realtà, e dal fatto che tocco con le
mie mani siti, pagine web e html.
dott. angelo
raffaele mastropierro
3802543199
info@tattichemarketing.com
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